Aldo é un appassionato argicoltore di apricale. Ha voluto provare la nostra tecnologia e questa é la sua storia.
"Quando mi avete visitato per la prima volta, avevo le piante di mele e pere con il mal bianco,quasi la totalita' delle foglie erano colpite, ed in piu' numerose melette erano state punte e dentro c'era la larva che scavava gallerie.
Le pesche invece avevano tantissime foglie accartocciate a causa della bolla, tipica del pesco.
La vite invece aveva qualche focolaio di mal bianco, i grappoli si coprono di muffa bianca, le foglie di macchie circolari, l'uva smette di crescere e la pianta presenta poi disseccamenti.
Ciò comporta naturalmente la perdita del frutto, l'uva.
Dopo un solo trattamento con KA6 (ora BioM1) nella quantita' di 1l ogni 100 , il mal bianco sulle piante di mele e pere e' notevolmente diminuito, sino a sparire. Tutti i frutti sono sani, mentre quelli che erano stato colpiti non hanno piu' la larva al loro interno, con la conseguenza che l'intaccatura della polpa del frutto si e' fermata.
Abbiamo verificato piu' volte questo risultato, su tutte le piante, raccogliendo tante melette campione che presentavano il foro di ingresso della larva, forate precedentemente al trattamento. Quelle sane non sono piu' state colpite.
Io e mia moglie affermiamo che rispetto agli anni scorsi le mele sono piu' abbondanti sulle piante, sono di pezzatura maggiore e sono rimasti colpiti da questi due buoni risultati.
Abbimamo trattato anche le piante di ciliege, sono venute piu' grosse degli anni scorsi.
La verdura dell'orto non presentava particolari problemi pero' abbiamo visto un miglioramento generale dello stato di salute delle piante ortive.
Piu' verdi e rigogliose, potremmo dire con una" forza maggiore", rispetto a quando usavamo prodotti chimici, e comunque non utilizzavamo la tecnologia offerta da GI.
Anche la bolla della pesca e' regredita, ancora non in maniera eclatante come il mal bianco, ma solo perch siamo all'inizio dei trattamenti.
Naturalmente va detto che ogni famiglia di piante non risponde allo stesso modo ai trattamenti, forse questo dipende anche dal loro matabolismo cellulare e dal tipo di avversita' da combattere.
Una cosa strana che non si era mai verificata gli anni scorsi, e' la presenza del nocciolo intero all'interno di una particolare varita' di susina rossa, mai visto in 10 anni di coltivazione, mentre ora una volta aperta la susina il nocciolo é integro.
Dopo il trattamento con EM il nocciolo non si presentava piu' fessurato in moltissime susine, presentava una sorta di cicatrice in alcuni.
Infine il primo trattamento fatto contro l'oidio ha dato risultati molto interessanti, che sarà nostra cura documentare al più presto."

Bravo Aldo! Siamo felici che la fiducia riposta nella tecnologia GI ti abbia dato i risultati desiderati, evitando l'uso di fitofarmaci e chimica in genere.
(giugno 09).
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